domenica 11 marzo 2012

LIE TO ME

Il network americano non ha ammesso eccezioni: le serie che non hanno raggiunto gli obiettivi d’ascolto prefissati sono state cancellate…
 
Brutte notizie. Bruttissime. La mannaia dell’audience è calata ancora una volta sulla tv di qualità. La concorrenza, in fatto di serie tv e di ascolti, è talmente spietata che ormai non c’è nemmeno un network disposto a concedere una seconda occasione… perfino alle sue serie innegabilmente riuscite. Ogni network mette dei “paletti” fissi per gli ascolti da raggiungere e non c’è premio, recensione positiva o tam tam su internet che possa qualcosa contro la dura legge dell’audience.

Così, dobbiamo dire addio a Cal Lightman. I vertici americani della rete hanno deciso di non rinnovare Lie to Me per una quarta stagione: ascolti giudicati insufficienti. Stesso destino per Human Target, la serie con Mark Valley giunta alla seconda stagione, per le nuove comedies della rete Breaking In (con Christian Slater, che in tv pare destinato a non superare mai la prima stagione) e Traffic Light.
C’è poco da girarci intorno: è sempre la solita solfa. Se una serie è intelligente, originale e ricca di sottotesti, ha due possibilità: piacere al grande pubblico (quando, inutile negarlo, una serie così nasce per un pubblico selezionato, per forza di cose, per essere apprezzata al meglio) e continuare a salvarsi (come nel caso di Modern Family) oppure far impazzire tot milioni di fans e far cambiare canale a tutti gli altri, al grido di “è troppo complicato, preferisco qualcosa di meno impegnativo”.

That’s entertainment, ladies and gentlemen… E a farne le spese, sempre più spesso, sono le voci fuori dal coro. Quelle che cercano di trasformare i gusti del grande pubblico, di cambiare le regole dei generi, di far riflettere i telespettatori che, evidentemente, preferiscono rivolgere altrove le loro attenzioni…

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